In primo piano.
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Italia: Ancora morti sul Lavoro.
Italia: Ancora morti sul Lavoro.
Bruno Giordano, Magistrato da Luglio a capo dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro ci dà alcuni chiarimenti: “100 morti al mese per un totale di oltre 1000 nel 2021 sono numeri impressionanti, se si considera che da agosto ad oggi è emerso che 9 aziende su 10, tra quelle ispezionate nei settori dell’edilizia, agricoltura e logistica, hanno avuto delle irregolarità, che vanno dal quelle formali al lavoro nero, dalla violazione delle norme sulla sicurezza fino allo sfruttamento del lavoro e del caporalato”.
Il testo unico di settore prevede la patente a punti per le imprese virtuose, una volta attivata la banca dati unica sui controlli, con la possibilità di sospendere subito le attività che violano la sicurezza.
Sarebbe molto utile una Procura Nazionale del Lavoro che consentisse di concentrare a livello distrettuale le indagini in materia di lavoro e sfruttamento, materie che richiedono competenze e specializzazioni specifiche.
Il legislatore ha facoltà di istituire il reato di omicidio sul lavoro, come deterrente, ma abbiamo già l’omicidio colposo aggravato dalle circostanze delle condizioni di lavoro, ma l’unico modo che abbiamo veramente per ridurre il fenomeno è la prevenzione che è molto più efficacie della repressione”

Bruno Giordano, Magistrato da Luglio a capo dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro ci dà alcuni chiarimenti: “100 morti al mese per un totale di oltre 1000 nel 2021 sono numeri impressionanti, se si considera che da agosto ad oggi è emerso che 9 aziende su 10, tra quelle ispezionate nei settori dell’edilizia, agricoltura e logistica, hanno avuto delle irregolarità, che vanno dal quelle formali al lavoro nero, dalla violazione delle norme sulla sicurezza fino allo sfruttamento del lavoro e del caporalato”.
Il testo unico di settore prevede la patente a punti per le imprese virtuose, una volta attivata la banca dati unica sui controlli, con la possibilità di sospendere subito le attività che violano la sicurezza.
Sarebbe molto utile una Procura Nazionale del Lavoro che consentisse di concentrare a livello distrettuale le indagini in materia di lavoro e sfruttamento, materie che richiedono competenze e specializzazioni specifiche.
Il legislatore ha facoltà di istituire il reato di omicidio sul lavoro, come deterrente, ma abbiamo già l’omicidio colposo aggravato dalle circostanze delle condizioni di lavoro, ma l’unico modo che abbiamo veramente per ridurre il fenomeno è la prevenzione che è molto più efficacie della repressione”