In primo piano.

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La presenza nel mercato dell’antincendio di prodotti scadenti, pericolosi e spesso non conformi ai prototipi utilizzati

La presenza nel mercato dell’antincendio di prodotti scadenti, pericolosi e spesso non conformi ai prototipi utilizzati

Nonostante il Ministero dell’Interno, attraverso il Corpo Nazionale dei vigli del fuoco, abbia recentemente emanato una serie di decreti Interministeriali per rendere migliore tutto il settore della sicurezza antincendio, permane nel mercato, soprattutto nel campo degli estintori portatili d’incendio, la presenza di prodotti che risultano palesemente non conformi ai prototipi omologati dal Ministero dell’Interno e pertanto immessi illegalmente in commercio. Lo stesso Ministero ha istituito da decenni la procedura di “omologazione” di tali prodotti, stabilendo che i produttori possano immettere nel mercato solo apparecchiature dichiarate conformi, prevedendo sanzioni amministrative che non escludono le responsabilità penali a carico di chi immette nel mercato prodotti illegali.

Sembra un circolo vizioso senza fine, se non fosse che il Ministero dell’Interno con l’emanazione del Decreto Interministeriale 1° settembre 2021 (pubblicato sulla G.U. del 25/09/2021), cosiddetto “Decreto Controlli”, ha posto le basi per una vera e propria rivoluzione nel settore, istituendo anche la figura del “Tecnico Manutentore Qualificato”, che una volta formato e qualificato sarà maggiormente preparato anche per riconoscere i prodotti illegali rispetto a quelli legalmente autorizzati.
In realtà molti “sedicenti” produttori, altro non sono che degli importatori che si occupano della distribuzione sul mercato italiano e l’assenza di controlli ha fatto sì che ci sia stata una deriva generalizzata con la corsa verso prodotti sempre meno costosi e quindi di scarsa qualità a inevitabile discapito della sicurezza.

Nonostante il Ministero dell’Interno, attraverso il Corpo Nazionale dei vigli del fuoco, abbia recentemente emanato una serie di decreti Interministeriali per rendere migliore tutto il settore della sicurezza antincendio, permane nel mercato, soprattutto nel campo degli estintori portatili d’incendio, la presenza di prodotti che risultano palesemente non conformi ai prototipi omologati dal Ministero dell’Interno e pertanto immessi illegalmente in commercio. Lo stesso Ministero ha istituito da decenni la procedura di “omologazione” di tali prodotti, stabilendo che i produttori possano immettere nel mercato solo apparecchiature dichiarate conformi, prevedendo sanzioni amministrative che non escludono le responsabilità penali a carico di chi immette nel mercato prodotti illegali.

Sembra un circolo vizioso senza fine, se non fosse che il Ministero dell’Interno con l’emanazione del Decreto Interministeriale 1° settembre 2021 (pubblicato sulla G.U. del 25/09/2021), cosiddetto “Decreto Controlli”, ha posto le basi per una vera e propria rivoluzione nel settore, istituendo anche la figura del “Tecnico Manutentore Qualificato”, che una volta formato e qualificato sarà maggiormente preparato anche per riconoscere i prodotti illegali rispetto a quelli legalmente autorizzati.
In realtà molti “sedicenti” produttori, altro non sono che degli importatori che si occupano della distribuzione sul mercato italiano e l’assenza di controlli ha fatto sì che ci sia stata una deriva generalizzata con la corsa verso prodotti sempre meno costosi e quindi di scarsa qualità a inevitabile discapito della sicurezza.

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